Glossario

è la chiave pubblica di un portafoglio in criptovaluta ed è formata da una stringa di caratteri alfanumerici utilizzata per ricevere o inviare le transazioni. E’ la sola informazione che va fornita per ricevere unità di una valuta digitale.

è un sistema di pagamento peer-to-peer e una valuta digitale, decentralizzata, open source, alimentata dai suoi utenti e senza nessuna autorità centrale o intermediari. Per convenzione si utilizza la parola “Bitcoin”, scritta in maiuscolo per riferirsi alla tecnologia di pagamento e registrazione crittografia di informazioni, mentre la parola “bitcoin”, scritta in minuscolo, si riferisce alla valuta digitale.

è l’unità che compone la Blockchain e contiene tutte le transazioni confermate durante il periodo di generazione del blocco stesso. In media ogni 10 minuti un nuovo blocco, che include delle transazioni, viene generato e aggiunto alla Blockchain attraverso il processo di mining.

è un registro pubblico o “libro mastro” di tutte le transazioni in una valuta digitale. In termini informatici si può definire come un database distribuito su ogni nodo che fa parte del network e che sfrutta la tecnologia peer-to-peer.

È quindi un canale di comunicazione distribuito (una catena di blocchi di informazioni) che permette di trasferire un valore o una proprietà digitale con la garanzia che nessun terzo possa danneggiare o modificare le transazioni per trarne vantaggio.

La blockchain è fatta di blocchi che memorizzano gruppi di transazioni valide, correlate da un marcatore temporale (timestamp). Ogni blocco include l’hash del blocco precedente, collegando i blocchi insieme. I blocchi collegati formano una catena, con ogni blocco addizionale che rinforza quelli precedenti. La definizione originale fu scritta da Satoshi Nakamoto e trovata nel codice sorgente di bitcoin.

è  un’unità comune utilizzata per designare un bitcoin.

è una parte di dati segreti (un codice alfanumerico) che provano che sei tu ad utilizzare bitcoin o altra criptovaluta da un determinato portafoglio (wallet) attraverso una firma crittografata. La chiave privata (o chiavi private) è conservata nel tuo computer se utilizzi un portafoglio software; è invece conservata in un server remoto se utilizzi un portafoglio web. La chiave privata deve essere custodita con la massima cura, non deve essere rivelata ad altri in quanto ti permette di accedere ai fondi dal tuo wallet.

è una chiave crittografica utilizzata in un sistema di crittografia asimmetrica che nell’ambito delle criptovalute è rappresentata dall’address. La chiave pubblica può essere scambiata per effettuare le transazioni.

una transazione in Bitcoin (o di altra criptovaluta) é valida solo quando viene confermata dal network attraverso l’attività di mining. La conferma indica che una transazione è stata processata dalla rete, ed è altamente improbabile che sia respinta. Le transazioni ricevono una conferma quando sono incluse in un blocco, e per ogni blocco successivo. Ogni conferma, esponenzialmente, diminuisce il rischio di una transazione respinta.

è quella branca della matematica che ci consente di creare prove matematiche che forniscono elevati livelli di sicurezza, dando così la possibilità di trasmettere un messaggio mantenendolo segreto a tutti, tranne alle persone che possiedono le chiavi per decifrarlo. Si definisce crittografia simmetrica quando si utilizza la medesima chiave per cifrare e decifrare un messaggio, e crittografia asimmetrica quando si utilizzano chiavi diverse (come nel caso del sistema Bitcoin).

è una valuta o mezzo di scambio, che utilizza la crittografia per proteggere le transazioni e controllare la creazione di nuove unità.

applicazione decentralizzata, basata su reti distribuite, con software open source, il cui funzionamento è abilitato da token crittografici che servono come misura di valore ed eventuale filtro di accesso.

organizzazioni autonome decentralizzate che si finanziano emettendo una propria criptovaluta. Gli investitori e finanziatori conferiscono nell’impresa valuta fiat e ottengono in cambio la criptovaluta che funge da titolo di partecipazione alla distribuzione dei dividendi dell’impresa e al contempo da mezzo di scambio spendibile sul mercato.

altro termine per indicare la blockchain.

piattaforma per la costruzione di applicazioni decentralizzate, protette a livello crittografico.

criptomoneta che serve per richiedere risorse computazionali al sistema Ethereum.

è la moneta tradizionale che deriva il suo valore essenzialmente da un’autorità e dalla fiducia della gente. Può essere considerato un valore fiduciario, cioè non determinato dal valore intrinseco di un materiale, quale per esempio l’oro e l’argento. Tutte le attuali monete ufficiali sono di fatto fiat currency.

Si divide in hard fork e soft fork. Un soft fork è quando una nuova versione del protocollo è introdotta, ma i vecchi client riescono comunque a processare le transazioni generate dai clienti aggiornati. Un hard fork è quando invece questo non avviene, e i vecchi client non riescono più a processare i blocchi dei nuovi.

è una funzione che trasforma un messaggio di lunghezza arbitraria in un codice alfanumerico di lunghezza prefissata, che prende il nome di Hash, Digest o impronta del messaggio. La funzione Hash utilizzata nel sistema Bitcoin è l’algoritmo SHA-256.

è il “rimborso” per il lavoro svolto e riconosciuto ai minatori. Si compone di nuovi bitcoin e commissioni di transazione incluse in ogni blocco. Vengono assegnati 50 bitcoin per ogni blocco risolto, ma questo valore si dimezza ogni 210.000 blocchi.

è la chiave pubblica di un portafoglio in criptovaluta ed è formata da una stringa di caratteri alfanumerici utilizzata per ricevere o inviare le transazioni. E’ la sola informazione che va fornita per ricevere unità di una valuta digitale.

è quella parte di una transazione in bitcoin che identifica l’origine della transazione stessa. Tipicamente si tratta di un address, salvo il caso in cui si tratti di bitcoin di nuova generazione.

è il processo con cui si verificano e registrano tutte le transazioni in bitcoin, ma è anche l’attività che permette di coniare nuovi bitcoin. Tale processo fa eseguire all’hardware del computer calcoli matematici al fine di confermare le transazioni ed aumentare la sicurezza della rete Bitcoin. Come ricompensa per il loro servizio, i miner (minatori) di Bitcoin possono incassare delle commissioni sulle transazioni che confermano insieme ai nuovi bitcoin appena creati. Il numero massimo a disposizione è pari a 21 milioni e tale offerta verrà completata entro il 2140.

il sistema Blockchain è organizzato in nodi secondo una rete distribuita, decentralizzata e paritaria. Questo tipo di rete è detto P2P (peer-to-peer).

è quella parte di transazione in bitcoin che identifica l’address di destinazione della transazione stessa.

generalmente inteso come sistema di trasmissione di transazioni direttamente tra due individui senza intermediari.

In informatica, è un’espressione che indica un modello di architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi terminali (host) della rete. Essa dunque è un caso particolare dell’architettura logica di rete client-server.

è un portafoglio elettronico che memorizza tutte le credenziali digitali per accedere, spendere e trasferire i bitcoin o le altre altcoin. Esistono tre tipi di wallet: desktop, smartphone e web wallet. Il wallet gestisce le chiavi private che permettono di firmare le transazioni. Ogni portafoglio Bitcoin può mostrarti il bilancio totale di tutti i bitcoin che controlla e ti permette di pagare cifre precise ad una persona specifica, come un vero portafoglio.

è una misura economica per scoraggiare attacchi denial of service (diniego di servizio) e altri abusi di servizio, come spam sulla rete, imponendo alcuni lavori dal richiedente del servizio, di solito intendendo tempo di elaborazione di un computer. Una caratteristica chiave di questi schemi è la loro asimmetria: il lavoro deve essere moderatamente complesso (ma fattibile) dal lato richiedente, ma facile da controllare per il fornitore del servizio (service provider).

sistema con cui un numero di bitcoin sono inviati ad un indirizzo che li elimina in modo permanente dalla circolazione.

vagamente traducibile in Italiano come, “prova che si ha una posta in gioco” è il nome di un metodo per la messa in sicurezza di una rete di criptovaluta e per il conseguimento di un consenso distribuito. È basato sul principio che ad ogni utente venga richiesto di dimostrare il possesso di un certo ammontare di criptovaluta. Si differenza dai sistemi proof-of-work che sono basati su algoritmi di hash che validano le transazioni elettroniche. Peercoin è stata la prima criptovaluta ad utilizzare sin dal lancio il sistema Proof-of-Stake.

è uno pseudonimo dietro al quale si è celato il creatore del sistema Bitcoin e della moneta bitcoin. Ad oggi non c’è ancora certezza circa la sua identità.

contratti tra parti che hanno la possibilità di auto-verifica e auto-enforcing in assenza di terze parti. Sono accordi fra parti, fissati a livello algoritmico e con caratteristiche di auto-eseguibilità e controllo, indipendenti dall’intervento di terze parti e dall’adesione a un sistema giuridico e normativo esistente.

in informatica, il termine inglese open source (che significa sorgente aperta) indica un software di cui gli autori (più precisamente, i detentori dei diritti) rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti di apportarvi modifiche ed estensioni. Questa possibilità è regolata tramite l’applicazione di apposite licenze d’uso. Il fenomeno ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.

altra sigla che può indicare il bitcoin

è un portafoglio elettronico che memorizza tutte le credenziali digitali per accedere, spendere e trasferire i bitcoin o le altre altcoin. Esistono tre tipi di wallet: desktop, smartphone e web wallet. Il wallet gestisce le chiavi private che permettono di firmare le transazioni. Ogni portafoglio Bitcoin può mostrarti il bilancio totale di tutti i bitcoin che controlla e ti permette di pagare cifre precise ad una persona specifica, come un vero portafoglio.

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